Assetti organizzativi adeguati e controllo di gestione predittivo: la base per un’impresa governabile
Molte SRL italiane operano con processi poco definiti, responsabilità non documentate e decisioni prese sulla base dell’esperienza personale. Questo modello non è più sufficiente né sul piano normativo né su quello strategico.
Gli assetti organizzativi adeguati, richiesti dall’Art. 2086 c.c., non sono un adempimento formale: rappresentano la struttura che permette all’impresa di essere stabile, scalabile e resistente ai cambiamenti. Senza una progettazione consapevole degli assetti, l’azienda rimane esposta a rischi operativi, tensioni di cassa e decisioni frammentate.
Per comprendere come gli adeguati assetti organizzativi si integrano con un sistema di controllo di gestione predittivo, puoi approfondire nella guida completa disponibile qui:
Controllo di gestione predittivo – guida completa.
Perché “adeguato” non significa complicato
Molti imprenditori associano il concetto di assetti organizzativi adeguati a burocrazia e complessità. In realtà adeguato significa rendere l’azienda governabile, non appesantirla.
Un assetto è adeguato quando garantisce:
- ruoli e responsabilità chiari
- processi essenziali ma documentati
- flussi informativi tracciati
- deleghe coerenti con il livello di rischio
- strumenti digitali integrati
- KPI predittivi aggiornati e leggibili
Non si tratta di aggiungere peso organizzativo: si tratta di eliminare ambiguità e rendere l’azienda più leggibile e gestibile.
L’integrazione tra assetti adeguati e controllo predittivo
Gli assetti organizzativi adeguati sono l’infrastruttura; il controllo di gestione predittivo è il sistema di guida. Senza assetti adeguati non esistono dati affidabili; senza un modello predittivo l’impresa resta cieca rispetto al futuro.
Il controllo predittivo interpreta i dati generati dagli assetti e produce:
- previsioni di ricavi, costi e cash flow
- alert su anomalie e scostamenti
- simulazioni di scenario
- analisi delle conseguenze operative e finanziarie
Questa combinazione consente di passare da una gestione a consuntivo a un modello realmente forward-looking, come richiesto dalla normativa e dalle dinamiche di mercato.
Le tre componenti degli assetti organizzativi adeguati
Assetto organizzativo
Include ruoli, responsabilità, procedure, deleghe e flussi comunicativi. Permette di prendere decisioni rapide e di delegare senza perdere controllo.
Assetto amministrativo
Riguarda l’operatività quotidiana: gestione documentale, controlli, ordini, workflow approvativi, raccolta e conservazione dei dati.
Assetto contabile
Comprende contabilità generale, contabilità analitica, budgeting, tesoreria, reporting e sistemi predittivi. È il fondamento tecnico del controllo direzionale.
Richiedi un check-up dei tuoi assetti organizzativiPerché senza predittività un’impresa non è adeguata
Oggi adeguato significa anche predittivo. Nessuna impresa può considerarsi conforme all’Art. 2086 se si limita a registrare dati storici. Deve essere in grado di prevedere:
- tensioni di liquidità
- cali di marginalità
- inefficienze nei processi
- cambiamenti nella base clienti
- rischi legati alle persone
La capacità di anticipare i cambiamenti è la vera misura dell’adeguatezza organizzativa.

L’approccio EVC Group
Il metodo sviluppato da Giuseppe Lettini integra assetti organizzativi adeguati e controllo di gestione predittivo in un framework unico.
Centrale è la Balanced Scorecard personalizzata, che permette di monitorare simultaneamente:
- finanza e sostenibilità economica
- clienti e redditività
- processi interni e efficienza
- persone, competenze e delega
Il K-score su 47 variabili anticipa tensioni e deviazioni operative con mesi di anticipo, consentendo alla direzione di agire con lucidità e ordine.
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